Le Pere/ Sold, private collection Painting

Gianni Panciroli nato in Italia, Reggio Emilia '38, si è trasferito giovanissimo a Firenze, ora vive nelle colline del Chianti. 'Ho iniziato a dipingere per mio piacere, per passione. Non dovevo dipingere per guadagnare, ma semplicemente perchè mi ha sempre divertito farlo'. Fabio Quintiliani: - 'Si tratta di un divertimento colto; di una passione erudita, ricercata attraverso tutti i 40 anni trascorsi da quando Gianni Panciroli ha iniziato a cimentarsi con la pittura. Una ricerca che parte sul finire degli anni '60 e arriva fino ad oggi, attraverso numerose fasi alimentate da un vivace interesse per la più ampia categoria di correnti artistiche del Novecento. CRONOLOGIA.................................... Dall'applicazione di tecniche a la Frank Stella, o dell'espressionismo astratto, all'uso della fotografia per produrre opere concettuali (anni '70 e '80). Dalle tecniche del fumetto, con rivisitazione di opere del Cinquecento (anni '80 e '90), all'utilizzo di materiali 'poveri' tra cui spiccano cordoncino e soprattutto il filo spinato (anni '90). L'entrata nel nuovo millennio segna tre nuove fasi artistiche. Nei primi anni del decennio (2000-04), vi è un ritorno alle origini, con un recupero dell'olio e dei soggetti open air. Nella seconda (2004-07) è l'arte materica a fornire numerosi spunti all'artista. Nella terza, dal 2007 a oggi, la tela diventa un 'super museo' che ospita, accostati l'uno all'altro e rivisitati, temi e stili tratti da opere appartenenti a epoche artistiche diverse, anche della seconda meta' del Novecento. I suoi dipinti parlano direttamente alle persone e per fare questo lavora con termini che appartengono alla pittura, quali: il contrasto, il colore, la luce, il segno, il caldo o il freddo, il pieno e il vuoto, la materia, la macchia il gesto. Negli anni recenti il vero soggetto diventa la ricerca sulla sensibilità del colore e l'applicazione di tecniche proprie che ne determinano il carattere e il significato, arricchendo la percezione emotiva. La linea che unisce il passato al presente è la curiosità di sperimentare espressioni diverse, determinate da idee e stati d'animo che cambiano nel tempo, ma la linea costante è senza dubbio la forte sensibilità che traspare dalle opere di ogni periodo, nella convinzione che l'oggetto d'arte sia un'àncora per sentimenti e sensazioni che l'opera stessa dovra' mostrare con il proprio linguaggio.