"Ti mette le ali" Sculpture

De Sario preleva dal flusso dei media centinaia di immagini, contamina ritmi e altera contesti, manipola trame linguistiche, escogita tessiture visive e definisce iconosfere alternative. La sua precedente ricerca parte dai dipinti con la tela jeans dei primi anni ottanta per svilupparsi con gli effetti cromatici di luminosità fluorescenti e le sperimentazioni spericolate di figura-fondo, con le pitture mimetiche e i tracciati labirintici; negli anni novanta crea superfici ipersegniche e grandi installazioni dalle tonalità acide; negli anni duemila definisce geometrismi modulari e serialità compositive multiple e approda alle ipervisioni generate dall’universo informatico. Senza mai abbandonare i supporti dei pannelli per la pubblicità e dei cartelloni filmici, la latta dei contenitori alimentari (dalla Coca Cola a Red Bul, Algida ecc.) e non (Agip, Esso) di maggior consumo, i brandelli dei manifesti stradali, i monitor televisivi, le intermittenze delle luci in serie, le schede magnetiche di vario uso, l’artista mixando i differenti livelli della percezione definisce un nuovo (dis)ordine per improbabili racconti visivi